Piano di sviluppo rurale: 33,5 milioni per le filiere agroalimentari di qualità. La Regione Marche ancora prima in Italia nella realizzazione Psr 2007-2013.
La maggiore efficienza di spesa delle Regioni italiane nel Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013 – come riportato oggi dalla stampa specializzata nazionale – e a completamento della prima fase di attuazione del Psr delle Marche, partono i bandi per le filiere agroalimentari di qualita`, con una dotazione finanziaria di 33,5 milioni di euro. Il Vice presidente e assessore all’Agricoltura commenta con soddisfazione il dato sulla capacita` di spesa delle risorse dedicate allo sviluppo rurale (oltre il 31 per cento rispetto al totale dei fondi assegnati) e sottolinea che ora l’azione regionale sara` finalizzata ad incoraggiare l’aggregazione degli agricoltori al fine di aumentare il loro peso decisionale all’interno delle filiere alimentari, e in definitiva a garantire un loro maggiore reddito. Il Psr aveva infatti gia` individuato nella elevata forbice tra i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo, uno dei principali problemi del settore, indicando la necessita` di ridurre il piu` possibile le intermediazioni tra produttore e consumatore a vantaggio di entrambi. Il vantaggio e` anche per l’intera collettivita` che, grazie al consumo locale delle produzioni agricole, otterra` un sensibile vantaggio ambientale derivante dal contenimento di inquinamento e consumi energetici necessari al trasporto dei prodotti agricoli, che ora a volte avviene anche a migliaia di chilometri di distanza.
Ai produttori si potranno unire in filiera le imprese di trasformazione, i ristoratori, le amministrazioni locali, i singoli punti vendita, le reti locali della grande distribuzione organizzata. E` gia` stato pubblicato il bando per le filiere regionali ‘ www.agri.marche.it – ed e` di imminente pubblicazione il bando per le filiere locali. Il primo riguarda l’organizzazione su scala regionale di accordi per la certificazione di produzioni di qualita` della nostra regione di largo consumo, quali la carne bovina e suina, il latte bovino, i cereali e le produzioni biologiche. Il bando per le filiere locali ha invece lo scopo di valorizzare le produzioni tipiche locali, fortemente legate al territorio di origine, esaltandone la positiva immagine, garantita loro dalla peculiari caratteristiche dei luoghi di produzione