“Davvero preoccupanti…”. Così Agriturist (Confagricoltura) definisce i risultati di alcuni sondaggi sulle vacanze estive degli italiani. E cita SWG-Confesercenti, che stima un 16% di vacanzieri in meno, rispetto all’estate 2010; e l’associazione di consumatori ADOC, secondo la quale solo il 20% degli italiani può permettersi una vacanza (contro il 33% dell’estate scorsa). La stessa Agriturist registra una sensibile flessione della domanda di agriturismo (- 7%) attraverso uno studio delle visite al portale internet, www.agriturist.it, (rilevazione dal 10 giugno al 10 luglio).
Si deve anche guardare con attenzione – osserva la nota di Agriturist – ai segnali di ripresa che vengono dai tour operator stranieri, interpellati dell’ENIT, secondo i quali la destinazione Italia è quasi ovunque in crescita, con punte molto confortanti da Est europeo, Cina, Brasile, India e Stati Uniti. Oppure ai risultati moderatamente positivi di una indagine sulle prenotazioni alberghiere condotta da CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica) e Federturismo (Confindustria), dalla quale emerge un aumento, rispetto all’estate 2010, degli ospiti italiani (+ 1,9%) e stranieri (+1,8%), ma non del fatturato, a causa della ulteriore abbreviazione dei periodi di soggiorno. Occorre tuttavia tenere presente che i tour operator trattano solo un terzo dell’offerta turistica nazionale e soprattutto alberghi di livello medio-alto, segmento di offerta al quale pure si riferisce l’indagine di CISET-Federturismo.
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